Giuliano Briganti
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Biografie di scrittori e giornalisti che collaborarono a “Cosmopolita” con più di cinque articoli

Laura Laureati
 
 
Max Anton Adler, Vienna 1877- ?. Scrive su “Cosmopolita” 8 articoli dal 5 luglio 1945 al 10 gennaio 1946. Fin dal 1945 collabora anche con “Europa”. Si devono a lui studi sulla nuova e vecchia Austria e il disegno di una federazione dell’Europa centrale.
 
Leone Alberti, scrive su “Cosmopolita” di politica estera 8 articoli dal 21 ottobre 1944 al 10 maggio 1945.
 
Giuseppe Antonelli, scrive 13 articoli per “Cosmopolita” dal 18 ottobre 1944 al 22 novembre 1945. Il 30 dicembre 1951 gli viene affidato, insieme a Giulio Cattaneo, il settore “parlato culturale” del canale nazionale della Radio, alla radiotelevisione italiana.
 
Guglielmo Aristei, scrittore siciliano, scrive su “Cosmopolita” 6 articoli, dal 21 giugno al 18 ottobre 1945, trattando anche problemi legati al separatismo siciliano. Collabora anche con “Europa” trattando lo stesso argomento insieme con Gaspare Cresti e Gaetano Falzone.
 
Astolfo, pseudonimo di Roberto Ducci (altro pseudonimo usato dallo stesso: Clodio), 1914- Roma 1985. Ambasciatore. Sotto questo pseudonimo scrive su “Cosmopolita” 11 articoli tra il 30 settembre 1944 e il 7 giugno 1945. Si laurea in Giurisprudenza a Roma. Nel 1937 entra nella carriera diplomatica. Nel 1944 fonda il mensile “Politica estera”. Nel 1946 è segretario della delegazione alla Conferenza della Pace di Parigi. E’ ambasciatore a Londra dal 1975 al 1979. Ha collaborato al giornale “la Repubblica”. Agostino degli Espinosa, fin dal dicembre 1944 collaboratore anche di Mercurio, assume lo stesso pseudonimo di Astolfo (in Laura Di Nicola, Mercurio, Milano 2012 p.37).
 
Roberto Ballarati, scrive su “Cosmopolita” 20 articoli dal 25 novembre 1944 al I novembre 1945. Alcuni sono rèportages di guerra altri riguardano programmi radiofonici.
 
Adriano Baracco, Vicenza 1907- Milano 1976, giornalista, sceneggiatore e produttore cinematografico, curatore di riviste e scrittore di fantascienza. Scrive su “Cosmopolita” 12 articoli dal 25 giugno 1944 al 25 luglio 1945. Noto anche per aver curato settimanali di cinema. Si dedica al cinema come produttore e nel 1961 fonda insieme a Mino Loy la Zenith Cinematografica.
 
Giorgio Luigi Bernucci, scrive su “Cosmopolita” 15 articoli di critica d’arte dal 12 aprile al 6 dicembre 1945. Nel 1958 pubblica il volume Le grandi organizzazioni internazionali contemporanee e nel 1969 Analisi dell’attualità politica internazionale.
 
Domenico Bevilacqua (o Belacqua) , scrive su “Cosmopolita” 6 articoli di politica estera dal 26 agosto 1944 al 29 marzo 1945.
 
Giuliano Briganti, Roma 1918-1992, storico dell’arte e professore universitario a Siena e a Roma, critico d’arte de “la Repubblica” dal I numero del giornale fino al 1992. Scrive su “Cosmopolita” 12 articoli firmati + 1 siglato C.B. (ma autografo come conferma Brunello Vandano) ed è redattore responsabile del settimanale dal primo all’ultimo numero. Il 13 marzo 1946 Alessandro Morandotti gli cede la direzione del giornale (come da Diario di Barbara Briganti, ms. archivio Luisa Briganti, Roma) ma al 14 marzo 1946 risale l’ultimo numero di “Cosmopolita”.
 
Vladimiro Cajoli, Montevarchi 1911-?, saggista, giornalista e drammaturgo. Scrive su “Cosmopolita” 24 articoli dal 14 ottobre 1944 al 25 ottobre 1945. Nel 1952 collabora alla sceneggiatura di Art.519 Codice penale per la regia di Leonardo Cortese. Lavora per la radiotelevisione italiana dal 1959 al 1963. Nel 1959 realizza l’originale televisivo I figli di Medea.
 
Giulio Caprin, Trieste 1880- Firenze 1958, giornalista, saggista, poeta e narratore. Scrive su “Cosmopolita” 8 articoli dal 24 febbraio al 6 dicembre 1945. Si laurea in Lettere a Firenze. Dal 1907 collabora con la casa editrice Il Marzocco, con le riviste “Emporium”, “L’Illustrazione italiana” (con lo pseudonimo di Simplicius) e “La Lettura” (allegata al “corriere della sera”). Firma nel 1925 Il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce.
 
Alberto Casella, Prato 1891-1957, critico e commediografo. Scrive su “Cosmopolita” di critica teatrale 8 articoli dal 15 marzo al 16 agosto 1945. E’ stato anche sceneggiatore per il cinema e la televisione.
 
Mino Caudana, nasce a Chieri nel 1905. E’ giornalista e sceneggiatore per il cinema e la televisione. Ha scritto, dal 19 agosto 1944 all’8 novembre 1945, su “Cosmopolita” 71 articoli, il numero più alto rispetto agli altri giornalisti presenti nella rivista. Ha firmato i suoi articoli ma a volte li ha soltanto siglati M.C.
 
Ernesto Cianci, Vasto 1908-Roma 1992, economista e libero docente di politica economica all’università “La Sapienza” di Roma. Scrive su “Cosmopolita” 9 articoli dal 25 giugno al 30 dicembre 1944.
 
Cleante, pseudonimo di Guglielmo Rulli, Benevento 1898- ?. Ambasciatore. Ha scritto su Cosmopolita 23 articoli. La sua rubrica fissa, dal 16 agosto al I novembre 1945, è “Giro del mondo in 7 giorni”. Si laurea in Giurisprudenza a Napoli nel 1920. Viene assunto nel 1922 in servizio volontario al Ministero degli Affari Esteri. Percorre tutta la carriera diplomatica che chiude nel 1962 come Ambasciatore. Scrive con lo pseudonimo di Cleante anche sulla rivista quindicinale romana “Europa” che viene pubblicata dal 1945 al 1952. E’ un convinto europeista e nel 1945 pubblica presso l’editore G. Casella il volume U.S.E, Stati Uniti d’Europa?
 
Clodio, pseudonimo di Roberto Ducci. Vedi Astolfo, altro pseudonimo sotto al quale scriveva. Con il nome di Clodio scrive su “Cosmopolita” 12 articoli dal 9 settembre 1944 al 24 gennaio 1946.
 
Giovanni Dalma, Psichiatra. Primario dirigente Divisione Psichiatrica dell’Ospedale Civile di Fiume. Tra il 19 agosto 1944 e il 3 maggio 1945 scrive 5 articoli su “Cosmopolita” due dei quali dedicati alla pazzia di Hitler. E’, insieme a Cesare Musatti e Emilio Servadio, uno dei primi redattori della “Rivista di Psicoanalisi”, organo ufficiale della Società Psicoanalitica Italiana.
 
Ignazio Dandolo 1914-2005 (?), scrive su “Cosmopolita” 7 articoli dal 5 aprile 1945 al 7 marzo 1946, tutti di carattere internazionale. Sinologo, entra nel 1948 come “administrateur des bourses au Bureau des échanges des personnes” all’Unesco dove resta fino al 1974, anno in cui va in pensione. Nel 1946 pubblica su “Nuova Antologia” il saggio Il problema delle minoranze etniche. Nel 1977 pubblica il volume Qui si tratta di Benaltro.
 
Umberto de Franciscis, sceneggiatore di almeno due film, Il figlio del corsaro rosso e Gli ultimi filibustieri, entrambi del 1941. Scrive di cinema anche su “Cosmopolita” 31 articoli dal 14 ottobre 1944 al I novembre 1945.
 
Agostino degli Espinosa, 1898 - 1955 storico ed economista. Scrive 11 articoli per “Cosmopolita” dal 9 settembre 1944 al 16 agosto 1945. Nel 1946 scrive un libro, Il Regno del Sud. settembre 1943- giugno 1944, che ebbe un grande successo e fu ristampato più volte. Nato da antica famiglia meridionale, laureato in ingegneria e in scienze politiche, andò maturando il proprio distacco dal fascismo negli anni della guerra e della sconfitta. Dopo l’8 settembre 1943 per sfuggire ai richiami alle armi della R.S.I. attraversò le linee del fronte per raggiungere l’Italia meridionale dove avevano trovato riparo il re e il suo governo. La pubblicazione del libro nel 1946 assumeva il significato di una sottile e indiretta difesa della monarchia e del suo operato nei mesi critici seguenti l’armistizio. Nel 1948 affiancò, come redattore capo, Alba de Céspedes nella conduzione della rivista “Mercurio”. Agli inizi del 1950, staccatosi dal Partito Liberale cui si era iscritto nel dopoguerra, si avvicinò alle posizioni della sinistra collaborando al “Nuovo Corriere” di Bilenchi e a “Paese Sera” di Smith. Ha lavorato a “Radio Roma”.
 
Domenico De’Paoli, Valdagno 1894-1985, compositore e critico teatrale. Scrive su “Cosmopolita” 23 articoli (compresi alcuni soltanto siglati) di critica musicale dal 23 settembre 1944 al 15 novembre 1945. Studiò pianoforte e composizione con Gian Francesco Malipiero. Nel 1920 conobbe Alfredo Casella con cui strinse rapporti di amicizia e collaborazione. Soggiornò a Parigi dal 1931 al 1940. Al rientro in Italia si stabilì a Roma e collaborò come critico musicale a diversi quotidiani quali Il Giornale della sera (1945-50) e La Giustizia (1951-52). Contribuì alla diffusione delle opere di numerosi musicisti tra i quali Luigi Dallapiccola del quale presentò a Roma (10 novembre 1944) la prima esecuzione dei Sex Carmina Alcali. Il suo lavoro più importante è La crisi musicale italiana (1900-1930), edito a Roma nel 1939. Ha composto musiche per canto, pianoforte e violino oltre ad un’antologia di Sonate italiane del secolo XVIII.
 
Ezio D’Errico, Agrigento 1892-Roma 1972, scrittore anche di romanzi gialli per i quali crea il personaggio del commissario Emilio Richard. Scrive su “Cosmopolita” 7 articoli dal 6 dicembre 1945 al 7 marzo 1946. Sembra che a Roma, durante l’occupazione, avesse svolto attività clandestina di stampa antifascista.
 
Franco De Vita, critico musicale, scrive su “Cosmopolita” 13 articoli dal 25 novembre 1944 al 27 settembre 1945.
 
Giuseppe Di Brizio, critico teatrale, scrive per “Cosmopolita” 27 articoli dal 2 settembre 1944 al 13 dicembre 1945. Nel 1945 è critico teatrale anche su Il Giornale del Mattino.
 
Giovanni Maria Di Simone, scrive su “Cosmopolita” 21 articoli di economia dal 4 novembre 1944 al 14 marzo 1946.
 
Antonietta Drago, Altamura 1902-1992, scrittrice. Scrive su “Cosmopolita” 11 articoli dal 4 novembre 1944 al 28 febbraio 1946. Scoperta da Leo Longanesi, scrisse articoli su “Omnibus”, “Historia”, “Tempo illustrato”. Tra i suoi libri più noti: I furiosi amori dell’800, Matrimoni sbagliati, Donne e amori del Risorgimento. Scrisse anche sceneggiati trasmessi alla Rai, tra questi La donna più bella del mondo in 18 puntate.
 
Guido Fiorini, Bologna 1897- Parigi 1965 (alcuni scrivono: Roma 1966), ingegnere, architetto e scenografo di fama internazionale. Scrive su “Cosmopolita” 6 articoli dal 27 gennaio al 24 maggio 1945. Ingegnere, negli anni Venti risiedette a Parigi dedicandosi all’approfondimento dei problemi inerenti alle strutture metalliche nell’edilizia. Nel 1928 progettò i primi grattacieli in ‘tensistruttura’. La ‘tensistruttura’ subì una serie di modifiche anche in seguito ai suggerimenti di Le Corbusier che adottò tale tipologia nel piano per Algeri. Nel 1931 partecipò alla 2° Esposizione del Movimento razionalista aderendo ufficialmente al Futurismo tra il 1932 e il 1935. In quegli anni iniziò ad occuparsi professionalmente di scenografia sia come scenografo sia come didatta insegnando dal 1937 al Centro Sperimentale di Cinematografia e alla facoltà di architettura a Roma. Come scenografo ha ottenuto il nastro d’argento alla migliore scenografia nel 1951 per il film di Vittorio de Sica, Miracolo a Milano.
 
Enzo Forcella, Roma 1921-1999, scrittore, giornalista e storico. Scrive su “Cosmopolita”, soprattutto come critico cinematografico, 12 articoli tra il 10 ottobre 1944 e il 12 ottobre 1945. Nel dopoguerra scrive su “Il Mondo” di Pannunzio sul quale tiene la rubrica Taccuino. Collabora inoltre a “La Stampa” fino al 1960 quando, chiamato da Italo Pietra, entra a “Il Giorno”. Si dimette nel 1972 e segue il cammino iniziale della nascita de “la Repubblica” sulla quale comincia a scrivere fin dall’inizio, nel 1976. L’ultimo articolo è del 29 luglio 1997. Contemporaneamente dal 1976 al 1986 è direttore di Rai Radio3 e inventa il programma di rassegna stampa Prima pagina, tuttora in onda. Nel 1963 ha collaborato con Rosi alla sceneggiatura del film Le mani sulla città, ritornando così al primo amore per il cinema rivelatosi sulle pagine di “Cosmopolita” quando aveva appena 23 anni.
 
Antonio Fornari, Roma 1902-1980, pittore del movimento d’avanguardia romano immaginista e critico d’arte. Scrive su “Cosmopolita” 8 articoli dal 30 luglio 1944 al 18 ottobre 1945. Nel 1948 ha pubblicato Quarant’anni di cubismo. Cronache, documenti, polemiche. Nel 1950 ha scritto su “Paragone Arte”, la rivista fondata proprio nel 1950 da Roberto Longhi e della quale Giuliano Briganti era redattore. Ha scritto sulla tutela del patrimonio artistico nazionale. Ha collaborato con “La Voce Repubblicana” (dal 1948 al 1954), “Il Borghese” (1954-1971) e “La Fiera Letteraria” dal 1971.
 
Mario Forti, corrispondente da Londra, scrive su “Cosmopolita” 7 articoli sulla situazione politica inglese dal 22 marzo al 22 ottobre 1945.
 
Mario Franchi, scrive su “Cosmopolita” 16 articoli di costume internazionale dal 23 dicembre 1944 al 17 gennaio 1946.
 
Alberto Frattini, Firenze 1922- Roma 2007, critico letterario, poeta e professore universitario, scrive su “Cosmopolita” 6 articoli dal 24 febbraio 1945 al 7 marzo 1946. E’ il padre del ministro degli esteri dell’ultimo governo Berlusconi 2008-2011.
 
Armando Ghelardini, scrive su “Cosmopolita” 6 articoli per una rubrica dal titolo Almanacco perpetuo dal 10 maggio al 4 ottobre 1945.
 
Giovanni Gigliozzi, Roma 1919, commediografo, critico teatrale, giornalista. Presidente dell’Associazione Nazionale famiglie italiane dei martiri caduti per la libertà della patria, associazione che raccoglie i familiari di coloro che sono stati vittime di stragi fasciste. Scrive, come critico teatrale, su “Cosmopolita” 23 articoli firmati e 2 siglati dal 16 settembre 1944 al 14 marzo 1946. Assistente universitario alla facoltà di Lettere alla cattedra di Storia con il prof. Mariani. Ha insegnato alle scuole elementari a Tor Bella Monaca. Fu assunto prima dall’E.I.A.R., poi dalla Rai. Nel 2003 Alessandro Bracci ha scritto di lui sulla rivista “Italianistica” (Elementi di cultura romana del ‘900 nell’opera narrativa e teatrale di Giovanni Gigliozzi). Amico di Ruggero Jacobbi e Gerardo Guerrieri (entrambi collaboratori di “Cosmopolita”).
 
Wolf Giusti, Firenze 1901-Roma 1980. Ha scritto su “Cosmopolita” 30 articoli dal 30 luglio 1944 al 27 dicembre 1945. Slavista. Ha insegnato lingua e letteratura russa all’Università di Trieste (1947-1966) e a quella di Roma. Si è occupato del pensiero politico russo dell’ottocento e dei rapporti fra il mondo slavo e l’Italia del Risorgimento. Ha collaborato al quindicinale romano di politica “Europa” (1945-1952). Nel 1945 ha scritto, per la collana politica della casa editrice di Cosmopolita, diretta da Gustavo Sacerdote, tre testi: Il pensiero di Lenin, La democrazia e La rivoluzione bolscevica.
 
Gerardo Guerrieri, Matera 1920-Roma 1986, regista, drammaturgo, sceneggiatore, traduttore, critico e saggista. Scrive su “Cosmopolita” come critico teatrale 7 articoli dal 16 febbraio al 5 luglio 1945. E’ amico di Ruggero Jacobbi e di Giovanni Gigliozzi (entrambi collaboratori di “Cosmopolita”). Il suo debutto nella regia teatrale avviene nel 1940 quando mette in scena Felice viaggio di Thornton Wilder al Teatro dell’Università di Roma da lui stesso fondato. Nel 1945 incontra Luchino Visconti e l’anno successivo entra nella Compagnia Italiana da lui diretta. Nel 1946 lavora con Vittorio dIe Sica alla sceneggiatura di Sciuscià e nel 1948 a Ladri di biciclette. Scrive su L’Unità e Il Giorno. Nel 1950 è tra i primi collaboratori del Terzo Programma, canale culturale radiofonico. Fonda il Teatro Club attraverso il quale porta in Italia i migliori spettacoli stranieri, i classici e gli autori d’avanguardia, da Grotowski a Peter Brook e Tadeusz Kantor. Nel 1962 scrive il libretto dell’opera Il buon soldato Svejk che verrà musicata da Guido Turchi (collaboratore di “Cosmopolita”) e rappresentata alla Scala.
 
Augusto Guerriero, Avellino 1893-Roma 1981, noto anche con lo pseudonimo di Ricciardetto. Giornalista, scrittore e divulgatore storico. Scrive su “Cosmopolita” 11 articoli firmati per intero dal 25 giugno 1944 al 7 ottobre 1945, 6 siglati A.G. dall’8 novembre 1945 al 24 gennaio 1946 e altri 2, il 25 giugno e il 30 luglio 1944, firmati con lo pseudonimo di Ricciardetto. Si laurea in giurisprudenza a Napoli con una tesi su “L’anarchismo di Leone Tolstoi”. Firma, nel 1917, durante la I guerra mondiale, il primo articolo, critico contro l’interventismo, su “Critica sociale” di Filippo Turati. Nel 1920 entra nell’amministrazione pubblica. Fin dal 1924 scrive su “Il Mattino” di Napoli articoli sfavorevoli al regime e critica lo slogan di Mussolini “vivere pericolosamente”. Subisce la prima inchiesta ed è costretto ad interrompere l’attività giornalistica e a trasferirsi in Tripolitania. Nel 1933 entra nella Magistratura della Corte dei Conti. Nel 1937 scrive su “Omnibus” e Longanesi crea per lui lo pseudonimo di Ricciardetto. Il giornale viene soppresso nel 1939 proprio per un articolo di Guerriero. Dal 1940 al 1972 collabora al “corriere della sera”. Nel 1944 scrive un volume dedicato a Churchill che verrà pubblicato dalla casa editrice di Cosmopolita, nella collana politica diretta da Gustavo Sacerdote. E sarà Augusto Guerriero a scrivere sul “corriere della sera” il 25 gennaio 1965 l’obituary dedicato al grande statista dal titolo: Churchill è morto.
 
Tito Guerrini, scrive 21 articoli di cinema e di letteratura su “Cosmopolita” dal 2 dicembre 1944 al 14 marzo 1946 + 3 articoli siglati T.G. Dal 1945 collabora anche come recensore alla rivista letteraria “Aretusa”, nata a Napoli nell’aprile-marzo 1944, diretta da Francesco Flora e trasferita a Roma dal 1945 diretta da Carlo Muscetta affiancato da Libero Bigiaretti.
 
Gustavo Lanfranchi, scrive 31 articoli di politica estera per “Cosmopolita” dal 23 settembre 1944 al 14 marzo 1946.
 
Sabino Lega, scrive su cinema e teatro 8 articoli firmati + 3 siglati S.L. su “Cosmopolita” dal 7 giugno al I novembre 1945.
 
Oreste Lizzadri, Gragnano 1896-1976, sindacalista socialista. Scrive su “Cosmopolita” 5 articoli di politica dal 25 novembre 1944 al 10 febbraio 1945. Nella sua abitazione fu fondato il PSIUP (Partito Socialista di Unità Proletaria).
 
Fulvio Longobardi, scrive 9 articoli di critica letteraria su “Cosmopolita” dal 9 settembre 1944 al 21 febbraio 1946.
 
Emil Ludwig, nato Emil Cohn, Breslavia 1881-Moscia (Svizzera) 1948, giornalista e scrittore noto soprattutto per le sue biografie. Scrive su “Cosmopolita” 12 articoli dal 23 dicembre 1944 al 26 aprile 1945. Di questi, 11 sono sulla Germania e 1 su Roosvelt. Nato da famiglia ebraica in una città oggi parte dello stato polacco. Studiò legge, ma abbandonò la facoltà per la carriera letteraria. Giornalista, si dedicò alla stesura di commedie e novelle. Tra il 1914 e il 1918 operò come corrispondente del “ Berliner Tageblatt” tra Vienna e Istanbul. Nel 1932 acquisì la cittadinanza svizzera, ma nel 1940 emigrò negli Stati Uniti. Negli anni conclusivi della II guerra mondiale si recò in Germania e lavorò come giornalista. A lui dobbiamo il recupero delle bare di Goethe e Schiller scomparse da Weimar tra il 1943 e il 1944. Tornato in Svizzera dopo la guerra vi morì. Scrisse numerose biografie, le più note quelle di Goethe, Napoleone, Bismarck, Lincoln. Nel 1931 intervistò Stalin e l’anno dopo Mussolini. Raccolse le impressioni del duce nel libro Colloqui con Mussolini. Joseph Goebbels, che lo menziona nel suo Diario, considerava pericolosi gli scritti di Ludwig tanto che i suoi libri furono tra quelli bruciati dai nazisti il 10 maggio 1933.
 
Gino Luzzatto, Padova 1878- Venezia 1964, storico medievista e economista. Collabora a “Cosmopolita” con 5 articoli di economia, dal 25 novembre 1944 al 31 maggio 1945. Scrive anche su “L’Unità” di Salvemini e “Critica sociale” di Filippo Turati. Nel 1925 sottoscrive il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce. Ordinario di storia economica a Ca’ Foscari a Venezia. La nascita della Repubblica di Salò (RSI) lo costrinse a riparare a Roma nella casa del collega Raffaele Ciasca, docente di storia economica a Genova. La casa funse da ricovero per rifugiati ebrei e ufficiali in fuga. Luzzatto tornò a Ca’ Foscari nel luglio 1945 e fu eletto Rettore.
 
Carlo Magi Spinetti, collabora a “Cosmopolita” con 11 articoli dal 19 agosto 1944 al 2 agosto 1945. Nel 1932 scrive con Angelo Canevari un articolo …sulla pittura francese per la rivista “Almanacco degli artisti”. Sua la prefazione, nel 1944, al volume di Eric Maria Remarque, All’ovest niente di nuovo.
 
Alberto Manzoni, scrive su “Cosmopolita” di politica e firma 17 articoli, dal 25 novembre 1944 all’8 novembre 1945 mentre ne pubblica, con la sigla A.M., altri 11, dal 28 ottobre 1944 al 16 agosto 1945.
 
Luigi Michetti, giornalista, scrive di guerra su “Cosmopolita” dal 28 ottobre 1944 al 3 maggio 1945. Firma 5 articoli e ne pubblica 1 con la sigla L.M.
 
Eucardio Momigliano, 1885-1970, scrittore sansepolcrista (fascismo delle origini) ebreo. Si staccò quasi subito dal fascismo fondando l’Unione Democratica Antifascista. Scrive su “Cosmopolita” 11 articoli di carattere storico dal 5 aprile al 25 ottobre 1945.
 
Alessandro Morandotti, Vienna 1909- Zurigo 1979, antiquario e aforista, figlio del giornalista del “corriere della sera” Amedeo Morandotti. Fondò “Cosmopolita” nel giugno 1944 con Enrico Allulli, editore di riviste cinematografiche suo amico, Luigi Maggioni e Edith Handley. Il nome di Morandotti, in qualità di direttore, comparve solo qualche mese, tra maggio e dicembre 1945, nel colophon del settimanale.
 
Harold Nicolson, Teheran 1886- Sissinghurst 1968, politico, diplomatico e scrittore. Scrive su “Cosmopolita” 5 articoli di politica estera dal 12 aprile 1945 al 28 febbraio 1946. Ritengo sia stato introdotto al giornale da Giuliano Briganti che era molto amico del figlio, Benedict Nicolson (1914-1978), storico dell’arte insigne. Harold nacque in Iran quando suo padre, Arthur, era ambasciatore a Teheran. Studiò al Wellington College e all’Università di Oxford. Seguì le orme paterne e nel 1919 rappresentò la corona britannica durante la conferenza di pace a Parigi. Scrisse diverse biografie di scrittori e poeti, nel 1921 quella di Verlaine, nel 1923 di Tennyson, nel 1924 di Byron e nel 1926 di Swinburne. Nel 1952 ebbe l’incarico ufficiale di scrivere la vita di Giorgio V che aveva conosciuto personalmente. Dal 1935 al 1945 fu parlamentare del National Labour Party. Durante la II guerra mondiale collaborò col governo di Winston Churchill e divenne segretario del ministero dell’informazione. Nel 1948 si candidò con i Laburisti ma la sua elezione fallì e si ritirò dalla politica. Sposò la scrittrice Vita Sackville West dalla quale ebbe due figli, Nigel, scrittore e uomo politico, e Ben, storico dell’arte.
 
Alfredo Orecchio, giornalista e critico teatrale, scrive per la casa editrice Cosmopolita, Febbre in Sicilia, nel 1945. Per il settimanale “Cosmopolita” scrive 7 articoli dedicati alla Sicilia dal 7 settembre 1944 al 27 gennaio 1945. E’ critico teatrale del “Messaggero” nel 1947-48 e poi dal 1952 di “Paese Sera”. Nel 1938 è nei GUF (Gruppo Universitario fascista); dopo l’8 settembre 1943, nei GAP (Gruppo di Azione Patriottica, contro l’esercito tedesco e la repubblica di Salò) e infine si iscrive al Partito Comunista Italiano.
 
Arturo Orvieto, avvocato, editorialista del “corriere della sera”. Scrive su “Cosmopolita” 14 articoli di argomento legale dal 19 agosto 1944 al 26 aprile 1945.
 
Francesca M. Pacca, scrive di politica estera su “Cosmopolita” 6 articoli, dal 25 luglio 1945 al 14 marzo 1946.
 
Aldo Paladini, Milano 1912- Portogallo 1976, giornalista, corrispondente estero di varie testate, saggista, autore di romanzi e racconti. Scrive su “Cosmopolita” di cinema e letteratura 11 articoli, di cui 2 siglati A.P., dal 6 settembre 1945 al 28 febbraio 1946. Laureato in giurisprudenza a Milano nel 1937. E’ autore di lavori teatrali e soggetti cinematografici anche in collaborazione con Cesare Zavattini con il quale vince nel 1962 il “Premio Nazionale Riccione per il dramma”. Note le sue interviste a Marlon Brando, Amedeo Nazzari, Jean Paul Sartre e Alberto Moravia. Il suo archivio è conservato nella Biblioteca Comunale ‘Luciano Lama’ del Comune di Amelia.
 
Silvano P. Panunzio, Ferrara 1918- Roma 2010, filosofo, orientalista cristiano, italianista, letterato. Docente di Filosofia, Diritto, Storia, Scienze Politiche e Sociali. Scrive su “Cosmopolita” di politica dal 7 ottobre 1944 al 10 gennaio 1946, 26 articoli con intera firma e 4 soltanto siglati.
 
Giovanni Paolucci, Pallanza 1912- Roma 1964, regista cinematografico. Scrive su “Cosmopolita” 14 articoli sul cinema dal 9 settembre al 21 giugno 1945. Nel suo primo film, Preludio d’amore del 1946-47 debutta, come protagonista, Vittorio Gassman.
 
Giacomo Perticone, Catania 1892-Roma 1979, filosofo del diritto e storico. Scrive su “Cosmopolita” 22 articoli di politica, di cui 4 siglati G.P., dal 28 ottobre 1944 al 14 febbraio 1946. Professore universitario dal 1934 ha insegnato filosofia del diritto a Ferrara, Perugia e Pisa e dal 1956 al 1962 storia dei partiti e dei movimenti politici a Roma.
 
Goffredo Petrassi, Zagarolo 1904-Roma 2003, compositore e didatta. Scrive su “Cosmopolita” 7 articoli di critica musicale dal 22 marzo 1945 al 7 marzo 1946. Si diploma al Conservatorio di S. Cecilia a Roma in organo e composizione all’inizio degli anni trenta sotto la guida di Fernando Germani e Alessandro Bustini. Nel 1934 Alfredo Casella aveva diretto la Partita di Petrassi per pianoforte al Festival della Società Internazionale di Musica Contemporanea ad Amsterdam e questo aveva segnato l’inizio della carriera internazionale di Petrassi- compositore. Forse fu proprio Casella ad introdurlo nella redazione di “Cosmopolita”. Compose anche colonne sonore di film quali ad esempio Riso amaro e Non c’è pace tra gli ulivi di Giuseppe de Santis e Cronaca familiare di Valerio Zurlini.
 
Giuseppe Prezzolini, Perugia 1882-Lugano 1982, giornalista, scrittore editore e aforista. Scrive su “Cosmopolita” 6 articoli dall’8 novembre 1945 al 14 marzo 1946. Nel 1903 fonda con Giovanni Papini “Leonardo” una rivista culturale stampata fino al 1908. In quegli stessi anni pubblica i suoi primi scritti e conosce Benedetto Croce che influenza il suo pensiero. Trascorre alcuni periodi a Parigi dove entra in contatto con alcuni grandi uomini della cultura del tempo come Georges Sorel e Henri Bergson. Nel 1908 torna in Italia e fonda “La Voce” da lui diretta fino al 1913. Nel 1914 si trasferisce a Roma e si arruola poi come volontario durante la guerra del 1915-18. Nel 1923 compie il suo primo viaggio negli Stati Uniti chiamato per un corso estivo alla Columbia University. Nel 1929 si trasferisce in America e diventa cittadino americano. Insegna alla Columbia University e nel 1948 viene nominato “professore emerito” di italianistica. Resta negli U.S.A. per 25 anni. Torna definitivamente in Italia solo nel 1955; si stabilisce prima a Vietri sul Mare e nel 1968 a Lugano dove muore all’età di 100 anni.
 
Nino Restivo, scrive 6 articoli su “Cosmopolita”, per lo più attinenti alla situazione politica della Sicilia, dal 20 gennaio al 13 settembre 1945.
 
Gustavo Sacerdote, Moncalvo (Alessandria) 1867- Roma 1948, pubblicista socialista e studioso di lingua e letteratura tedesca. Scrive su “Cosmopolita” 6 articoli sul socialismo e sulla Germania, dal 18 novembre 1944 al 24 gennaio 1946. Dal 1944 dirige anche la collana politica della casa editrice di Cosmopolita che pubblica una nuova edizione del volume dello stesso Sacerdote dedicato a Il manifesto comunista di Carlo Marx e Federico Engels. Nel 1895 consegue la laurea a Berlino e resta in Germania come corrispondente de “L’Avanti!” con lo pseudonimo di Genosse (compagno). In quel periodo traduce le opere di Marx ed Engels e la famosa Storia della socialdemocrazia tedesca di Franz Mehring edita a Roma tra il 1900 e il 1907. Antimilitarista, allo scoppio della I guerra mondiale, si trasferì in Svizzera. Fu traduttore di Thomas Mann e autore de La vita di Giuseppe Garibaldi. Schedato dalla polizia come “sovversivo” nel 1940 fu internato per alcuni mesi in un campo di concentramento come israelita. Nel secondo dopoguerra riprese la sua militanza. Politicamente vicino alle posizioni del partito socialdemocratico indipendente tedesco (la Uspd) e alla corrente massimalista del PSI. Parte dei suoi scritti e delle lettere sono conservati nel Fondo Gustavo Sacerdote al Centro Studi Pietro Gobetti, altri sono raccolti nella Fondazione Giangiacomo Feltrinelli a Milano.
 
Achille Saitta, Sant’Angelo di Brolo (Messina) 1898-1981, giornalista, scrittore e commediografo. Scrive di politica estera su “Cosmopolita” 8 articoli dal 15 giugno 1945 al 28 febbraio 1946, uno di questi è siglato A.S. Laureatosi in Giurisprudenza abbandona la sua attività per dedicarsi al giornalismo. Ha collaborato a numerosi quotidiani quali “Il Tempo”, “Il Giornale d’Italia” e “Epoca”. E’ stato collaboratore di diverse rubriche culturali della R.A.I. quali, tra le altre, “Siparietto”, “Controluce”. Ha scritto testi di divulgazione storica, di saggistica letteraria e di politica.
 
Carlo Sforza, Lucca 1872-Roma 1952, diplomatico e politico. Scrive per “Cosmopolita” 10 articoli di politica dal 4 novembre 1944 al 6 settembre 1945. Dal 1920 al 1921 è Ministro degli Esteri del Regno d’Italia. Dal 1927 al 1943 vive all’estero come oppositore del regime. Dal 1947 al 1951 è Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana.
 
Igor Stcherbatcheff, 1916- Roma 2003, autore e critico cinematografico. Scrive su “Cosmopolita” 12 articoli di critica cinematografica dal 21 ottobre 1944 all’11 ottobre 1945. E’ citato nel volume curato da Loberto Cap-Cabeli, Rassegna dei teatri G.U.F., Teramo 1942, tra gli autori di testi teatrali.
 
Giuseppe Theodoli, scrive 5 articoli su “Cosmopolita” dal 26 aprile all’1 novembre 1945.
 
Gino Tomajuoli, giornalista e scrittore. Scrive su “Cosmopolita” 7 articoli dal 19 agosto al 20 dicembre 1944. Ne pubblica altri 9 con la sigla G.T. dal 30 settembre 1944 al 28 febbraio 1946. Il primo articolo, una sua intervista dell’aprile 1942 allo storico olandese Johan Huizinga, è rimasto storico poiché è l’unica intervista allo scrittore che, poco dopo, fu arrestato dalla Gestapo e rinchiuso in un campo di concentramento. Huizinga morirà al confino il I febbraio 1945. Tomajuoli, giovane scrittore italiano, faceva parte di un reggimento di fanteria tedesca costretto alla ritirata dall’offensiva russa nella gelida steppa di Karkov; dopo la battaglia perduta dai soldati dell’Asse tornava nelle retrovie ed era stato acquartierato nei pressi di Leida. Sapeva della presenza sul luogo di Huizinga ed era un suo lettore, decise così di intervistarlo. Di questo importante articolo di Tomajuoli, Lucio Villari ha parlato per esteso, citandone interi brani, in un articolo del 5 marzo 2004 su “la Repubblica”, senza nominare la testata dalla quale il testo era estratto. A partire dal 1945 Tomaiuoli collabora assiduamente anche alla rivista politica quindicinale “Europa”.
 
 
Guido Turchi, Roma 1916- Venezia 2010, compositore. Scrive per “Cosmopolita” 8 articoli firmati + 1 siglato G.T. di critica musicale dal 23 dicembre 1944 al 14 marzo 1946. Nell’ultimo numero pubblica un’intervista a Arthur Honegger. Studia al Conservatorio di S. Cecilia e si diploma in pianoforte e composizione nel 1940. Negli anni Cinquanta è consulente, come altri collaboratori di “Cosmopolita” del Terzo Programma della Rai. E’ stato direttore del Conservatorio di Parma, della Accademia Chigiana di Siena e del Conservatorio di Firenze. Ha composto le musiche dell’opera Il buon soldato Svejk, su libretto di Gerardo Guerrieri (collaboratore di “Cosmopolita”) tratto dal testo di Jaroslav Hasek, allestita alla Scala nel 1962. Per il cinema ha firmato, tra le altre, la colonna sonora de La steppa di Lattuada nel 1963. Dal 1976 ha scritto sull’edizione romana del “corriere della sera” la critica musicale. Suoi sono importanti saggi su Petrassi, Hindemith e Schubert.
 
Remo Uberti, scrive su “Cosmopolita” 7 articoli dal 5 luglio 1945 al 7 marzo 1946. Nel 1953 ha scritto alcuni saggi storici sulla rivista “Patria Libertà”.
 
Fernando Vaccaro, scrive 7 articoli su “Cosmopolita” dal 17 maggio al 28 giugno 1945 tutti legati alla partecipazione alla II guerra mondiale in Russia, dal titolo: Primo resoconto obiettivo: come ho visto la Russia.
 
Brunello Vandano, Roma 1918, vive a Roma, scrittore e giornalista. Scrive per “Cosmopolita” dal primo all’ultimo numero della rivista, 41 articoli firmati per intero + altri 9 con lo pseudonimo di “Brun.” pubblicati dal 30 luglio 1944 al 27 dicembre 1945; suo anche un disegno (25 settembre 1945). Come lui stesso mi ha riferito, in un colloquio del 9 aprile 2011, gli articoli su “Cosmopolita” sono stati il suo primo lavoro da giornalista e scrittore. Vandano lavora con Giuliano Briganti alla redazione del settimanale. Ha vissuto al tempo del liceo a Fiume e il luogo è stato spesso oggetto dei suoi scritti. Ha combattuto in Russia durante la II guerra mondiale. Nel 1956 ha scritto il suo primo libro: Il quando e il come. Nel 1965 I disperati del Don, nel 1988 Donna con cerchio e spada, nel 2004 Lei no. Risale al 2009 il suo libro più recente, Ti chiedo ancora 900 miglia, edito da Bompiani e recensito sul “corriere della sera” da Raffaele La Capria. Dal 1972 ha collaborato a “Epoca”
 
 

Biografie di pittori, disegnatori e vignettisti collaboratori di “Cosmopolita”

 
Amerigo Bartoli Natinguerra, Terni 1890-Roma 1971, pittore, disegnatore, scrittore e vignettista. Collabora a “Cosmopolita” con le sue vignette dall’8 novembre 1945 al 28 febbraio 1946. Si trasferisce a Roma nel 1906 per studiare all’Accademia di Belle Arti dove diventa allievo di Giulio Aristide Sartorio con il quale collabora, come assistente, alla decorazione di palazzi e ville romane e soprattutto del Palazzo del Quirinale. Nel 1915 partecipa alla Terza Esposizione Internazionale d’Arte della Secessione ed inizia a pubblicare disegni sulla rivista “L’Eroica” dando così inizio ad una lunga collaborazione con giornali e riviste come “Il Selvaggio”, “Omnibus”, “Primato”, “Stampa Sera”, “Cosmopolita”, “Europeo”, “Epoca”, “Il Mondo”. Nel 1920 divide lo studio con Giorgio de Chirico. Nel 1921 compie un viaggio in Germania. Nel 1930 espone per la prima volta alla Biennale di Venezia e vince il I premio di composizione con il quadro, celeberrimo, Gli amici al caffè (Roma, Galleria Nazionale d’arte moderna) eseguito lo stesso anno. Nel dipinto raffigura, tra gli altri, Roberto Longhi, Vincenzo Cardarelli, Emilio Cecchi, Giuseppe Ungaretti, Antonio Baldini, Quirino Ruggeri e tanti altri scrittori e pittori, amici, che con lui frequentavano la famosa Terza Saletta del Caffè Aragno in via del Corso, luogo di incontro degli intellettuali romani negli anni trenta del novecento.
 
Franzi, collabora a “Cosmopolita” con 18 vignette dal 19 agosto 1944 al 4 ottobre 1945.
 
Renato Guttuso, Bagheria 1911- Roma 1987, pittore. Collabora per 7 volte, con diversi disegni, a “Cosmopolita” dal 25 novembre 1944 al 6 gennaio 1945. Dal 2 dicembre 1944 illustra il testo di E.M. Remarque, La via del ritorno, pubblicato da “Cosmopolita” a puntate, ma interrompe la sua collaborazione il 6 gennaio dell’anno successivo. Scrive su “Cosmopolita” il 30 dicembre 1944 un articolo dal titolo “Crisi di rinnovamento”. Nel corso del 1945 scriverà tre lettere alla segreteria del settimanale. Dalla nativa Sicilia si era trasferito a Roma a vent’anni, nel 1931, ed aveva esposto alla I Quadriennale romana. Dal 1935 al 1937 aveva soggiornato a Milano. Alla fine degli anni Trenta risaliva la sua amicizia con Giuliano Briganti. Nel dopoguerra partecipò al Fronte nuovo delle arti. Negli anni Cinquanta-Sessanta la presenza di Roberto Longhi incise fortemente sulla personalità dell’artista che collaborò ripetutamente con diversi scritti alla rivista longhiana, “Paragone”.
 
Roland Hettner, Firenze 1905-Vaprio d’Adda 1978, pittore e disegnatore. Collabora a “Cosmopolita” dal I marzo al 17 maggio 1945 con 5 vignette. Suo padre, Otto, è lui stesso pittore. Nel 1933 Roland frequenta l’Accademia di Belle Arti di Dresda dove è allievo di Otto Dix e come tale viene bollato dal governo tedesco nazista come artista sgradito. Si reca nel Canton Ticino, poi, dopo il 1935, con l’entrata in vigore delle leggi di Norimberga, avendo una moglie ebrea, non può insegnare ed è costretto ad emigrare. Si stabilisce a Milano per alcuni anni e si accosta al gruppo artistico di “Corrente”. Lavora a Roma in clandestinità dal 1943 e collabora con “Cosmopolita” e “Folla”. Dopo la guerra compra un vecchio mulino a Torno presso Como e trasforma quel luogo in una fabbrica di ceramiche. Nel 1967 si trasferisce definitivamente a Vaprio d’Adda. Esiste un sito internet del quale si occupa il figlio dell’artista, Floriano Hettner, che raccoglie e ordina le opere del padre.
 
Mino Maccari, Siena 1898-Roma 1989, pittore, incisore e scrittore. Collabora a “Cosmopolita” con 11 suoi disegni, firmati, dal 24 novembre 1945 al 28 febbraio 1946, ma in realtà disegni e vignette compaiono nella rivista, privi della firma ma riferibili a lui, fin dal 1944. Nel 1924 aveva fondato con Leo Longanesi “Il Selvaggio”, un periodico satirico del quale era il principale illustratore, dando prova di una pungente opposizione interna al regime fascista. Collaborò anche a “Primato” la rivista letteraria diretta da Giuseppe Bottai e Giorgio Vecchietti pubblicata dal 1940 al 1943.
 
Umberto Onorato, Lucera di Puglia 1898- Cassino 1967, attore teatrale, pittore, cartellonista, disegnatore e caricaturista. Collabora con “Cosmopolita” con 13 disegni dal 17 febbraio al 13 settembre 1945. Fin dai primi anni Venti è una firma in campo teatrale e cinematografico. Lavora per diversi periodici, quotidiani e testate di grande fama come “Il Travaso” e il “Dramma”. Dal 2007 l’archivio Onorato è conservato nella Biblioteca Teatrale della SIAE a Roma.
 
Louis Raemekers, Roermond (Olanda) 1869- Scheveningen 1956, pittore e disegnatore di vignette satiriche. Collabora a “Cosmopolita” con 5 vignette dal 28 settembre 1944 al 5 luglio 1945. Dal 1906 al 1909 lavora per “Algemeen Handelsblad”. Lavora per l’“Amsterdam Telegraaf” durante la I guerra mondiale ed è noto per le sue posizioni chiaramente antitedesche. Le sue vignette mostrano il ruolo dell’esercito tedesco in Belgio. Il disegnatore ritrae i tedeschi come barbari e il Kaiser Guglielmo come alleato di Satana. Il governo tedesco offrì 12.000 fiorini per averlo vivo o morto. Raemekers si trasferì in Inghilterra a causa della taglia sulla sua testa e “The Times” pubblicò i suoi disegni.
 
Antonio Scordia, Santa Fe, Argentina, 1918- Roma 1988, pittore e disegnatore. Collabora a “Cosmopolita” con 8 disegni dal 18 novembre 1944 al 17 gennaio 1946. A 3 anni arriva a Roma dall’Argentina con i genitori. A Roma frequenterà la Scuola Libera dell’Accademia di Francia (1936) e illustrerà quotidiani e periodici a partire dal 1938. Dal 1939 al 1944 è sotto le armi, ma durante la Liberazione riprende a dipingere a pieno ritmo, inserendosi nella Scuola Romana. Disegna per diverse riviste quali, oltre “Cosmopolita”, “Domenica” e “La Fiera Letteraria”. Si stabilisce per due anni in Argentina, poi a Londra e a Parigi. E’ presente alle Biennali di Venezia nel 1952, 1954, 1956. Nel 1969 lavora alla scenografia del Satyricon di Fellini. Nel 1986 è invitato alla Quadriennale di Roma.
 
Otto Soglow, Yorkville, Manhattan 1900- New York 1975, illustratore e cartoonist. Pubblica le sue 5 strisce, tratte dal “New Yorker”, su “Cosmopolita” dal 2 settembre 1944 al 22 novembre 1945. La sua prima illustrazione venne pubblicata nel 1919 in una rivista di fumetti. Alla metà degli anni Venti la sua carriera decollò con pubblicazioni su “College Humour”, “Lariat”, “Life and Judge”. Dal 1934 in poi pubblicò la striscia di fumetti The Little King che raggiunse una grandissima popolarità in tutto il mondo. Soglow fu il cofondatore della National Cartoonist Society e continuò a disegnare The Little King fino alla morte. Pubblicò le sue strisce, tra gli altri, sul “New Yorker”, “Judge” e “Life”. Illustrò più di 35 libri.
 
Sergio Tofano, Roma 1886-1973, attore, regista, disegnatore e scrittore. Firma con la sua sigla STO, utilizzata fin dal 1908, 9 strisce su “Cosmopolita” dal 28 ottobre 1944 al 17 maggio 1945. Brunello Vandano, nella conversazione del 9 aprile 2011, ricordava che Tofano era spesso ospite della redazione del settimanale romano. Allievo della Accademia di recitazione di Santa Cecilia, Tofano si laurea in lettere all’università di Roma con una tesi di argomento teatrale dal titolo “Del brillante nell’arte”. Nel 1909 entra nella compagna teatrale di Ermete Novelli. Fa parte di una delle più rinomate compagnie dell’epoca, la Talli, e nel 1928 diventa capocomico. Al 1917 risale la sua creazione più nota, quella che ne ha tramandato la fama ai nostri giorni, la figura del Signor Bonaventura, nato sulle pagine del “corriere dei piccoli”. Su quel giornale pubblicò nel 1925 la striscia della Vispa Teresa e nel 1925 le Avventure di Taddeo e Veneranda. Scrittore di libri per bambini e interpete dei più noti sceneggiati televisivi, fu anche attore di cinema, nel 1933 fu il protagonista del film di Carlo Ludovico Bragaglia dal titolo O la borsa o la vita. Tra il 1944 e il 1945 pubblica, oltre che su “Cosmopolita”, anche su “Carosello” la rivista da lui stesso diretta. Dal 1953 insegna all’Accademia d’arte drammatica Silvio d’Amico.