Giuliano Briganti

Sir Edward Coley Burne – Jones

Birmingham 1833 - Fulham 1898

Viso di fanciull
a
matita su carta, mm 450 x 300

Siglato e datato a destra: E B • J 1895
Reca la scritta (probabilmente autografa): for the CAR of LOVE/ No 7
Provenienza: [1898-1899 Executors of the Artist]; Torino, collezione Enrico Colombotto Rosso 1969; Torino, Galleria Galatea di Mario Tazzoli 1970

Bibliografia: Il sacro e il profano nell’arte dei Simbolisti, catalogo della mostra a cura di Luigi Carluccio (Torino, Galleria d’arte moderna), Firenze 1969 p.130 fig.140 e p.XLI; Del Simbolismo, catalogo della mostra Torino, Galleria Galatea 20 ottobre - 18 novembre 1970; Collezionando II. Master Drawings, TEEFAF Maastricht 2013, illustrazione della copertina e scheda n.38 di Gloria Gallucci; (scheda online del dipinto conservato al Victoria and Albert Museum)

Al retro del disegno, incorniciato, sono incollati cinque cartellini. Sul primo, in alto, si legge: Works by Sir Edward Burne-Jones, B…./exhibited in / Paris, 1897. Sul secondo si legge il numero 5. Sul terzo da un catalogo d’asta del 1895 il numero 169 [corretto in 170] A Study of a Head for ‘The Car of Love’, 1895 19 ½ in. By 13 1/3 in. In inchiostro 62/guineas/ bought by G M and Burne Jones sale/ Dec. 10 1895. Sul quarto si legge: Drawings and Studies / by / Sir Edward Burne – Jones, Bart. / Exhibited at the Gallery of the Fine Art Society, / New Bond Street./ Subject: scritto in un inchiostro molto diluito Study of head for……./…..Nel quinto cartellino si legge il nome e l’indirizzo di Alfred J. Mucklow, corniciaio e commerciante di opere d’arte, Leicester Square, London W. L’intera descrizione del retro del disegno (disegno attualmente di ubicazione ignota) è riportata da Gloria Gallucci nella scheda dell’opera all’interno di Collezionando II, catalogo delle opere presentate da Damiano Lapiccirella e Francesca Antonacci a Maastricht nel 2013

Come indica la scritta, probabilmente, autografa posta in basso a destra, questo disegno fu eseguito da Edward Burne-Jones come studio preliminare per un dipinto, non finito, Il Carro d’amore, donato da Lady Georgiana Burne-Jones nel 1909 al Victoria and Albert Museum di Londra ed ivi conservato (inv. n. P16-1909; olio su tela, cm 204 x 107 circa, cfr. scheda online del catalogo delle opere del museo). Nella scheda online del dipinto è citato, tra gli altri disegni preparatori per l’opera non finita, anche questo disegno, offerto in vendita al TEFAF di Maastricht e al Salon de Dessin di Parigi del 2013. Nella scheda online del museo si precisa che il materiale relativo a questo disegno, fotografie e corrispondenza, si conserva nel V&A object file.
Il dipinto, non finito, mostra Cupido, dio dell’amore, in piedi su un grande carro che passa sotto le volte di un’antica città medievale. Sotto al carro, legati, stanno donne e uomini, nudi, che trascinano il carro. Alcuni piangono, altri ridono. La scena si svolge nelle anguste vie di una città medievale italiana, identificata con Siena.
Burne-Jones aveva concepito la prima idea del dipinto fin dal 1871-1872 ma l’opera vera e propria non fu cominciata che, due decenni più tardi, nei primi anni Novanta; fu lasciata interrotta alla morte dell’artista, nel 1898. Un grande disegno (cm 339,1 x 211,2) a pastello e carboncino, per il Carro d’Amore si trova nella Art Gallery di Auckland in New Zealand (inv. n.1924/5/1). Il disegno fu donato alla Auckland Art Gallery nel 1924 dal Viscount Leverhulme. Nello stesso museo si conservano anche tre studi di figure a matita per il dipinto (inv. nn.1956/22/1; 1956/22/2; 1956/22/3).
Un altro disegno- eseguito probabilmente nella fase ideativa iniziale dell’opera e forse, come suppone l’autore della scheda online del V&A, da identificare con lo schizzo citato nei Memorials of Edward Burne-Jones [London-New York (1904) ed.cons. 1906 II pp.191-192) di Georgiana Burne-Jones], come “a black rough charcoal thing done in a heat one evening”- è conservato nella Falmouth Art Gallery (carboncino su carta riportato su tela, cm 162 x 89; FAMAG 1923,19). Questo disegno mostra l’idea originale della composizione di Burne-Jones, descritta con precisione nel secondo volume dei Memorials (ed. 1906 II p.192), nella quale la processione avviene in una stretta gola, con rocce torreggianti e il mare che si vede di sfuggita sul fondo. Nella versione su tela del Victoria & Albert tutto questo è stato sostituito dalle strette vie della Siena medievale.
Nel Birmingham Museum and Art Gallery si conservano due altri studi di teste, preparatori per il Carro d’Amore: lo Studio di Margaret Drummond del 1880 (inv.n. 1898P48) e e quello di Maria Zambaco del 1875 (inv. n.1898P49).


Laura Laureati
Aprile 2015