Giuliano scriveva pochissime lettere anche perché gli costavano la stessa fatica dello scrivere per una pagina di un suo libro o per un articolo. Consumava una quantità infinita di carta e spesso buttava via, senza leggerle, le lettere che gli arrivavano quando capiva non fossero di una persona a lui cara. Per solito quelle che conservava avevano per lui una qualche importanza o una qualche risonanza. E tra queste abbiamo scelto quelle che ci sembrano più interessanti e per gli studi e per la comprensione di certi anni. (Luisa Laureati Briganti)